Oggi racconto una storia d'altri tempi. Prendendo spunto da uno dei santi ricordati in questo sabato 3 dicembre vi parlo di San Galgano.
Galgano Guidotti da Chiusdino (vicino Siena), dapprima giovane scapestrato, a 33 anni ebbe in sogno una visione di san Michele. Si fece cavaliere, ma dopo una seconda visione divenne infine eremita in una capanna a pochi chilometri dal suo paese natale.
Qui, in segno di rinuncia alla violenza, Galgano conficcò la spada nel terreno - con gesto simmetrico e opposto a quello arturiano - adorandola come croce.
In seguito compì alcuni miracoli, e dopo soli undici mesi morì nel 1181.
Divenne santo nel 1185 con quello che sembra essere il primo processo di canonizzazione di cui si abbia notizia.
Si narra che da quando Galgano conficcò la spada nella roccia, nessuno sia riuscito ad estrarla, ma la verità è un'altra....
Andando ad indagare e non dando credito alle leggende che girano intorno a questo fatto, si viene a sapere che la spada fino al 1924 circa era conficcata in una fessura della roccia e poteva essere estratta. La roccia era coperta da una sorta di grata metallica. L’allora parroco don Ciompi bloccò la lama versando del piombo fuso nella fessura. La grata fu eliminata. La spada fu pero’ spezzata negli anni 60 durante un atto vandalico. Il moncone fu fissato sopra la parte di lama ancora nella roccia applicando del cemento. Il cemento fu poi sostituito con altro di colore adeguato. La spada fu spezzata di nuovo nel 1991 da un secondo vandalo, e ancora sistemata con cemento. Fu poi applicata l’attuale cupola protettiva di plexiglas.
Le fonti non le metto, tanto se vi siete incuriositi c'è Google.
Galgano Guidotti da Chiusdino (vicino Siena), dapprima giovane scapestrato, a 33 anni ebbe in sogno una visione di san Michele. Si fece cavaliere, ma dopo una seconda visione divenne infine eremita in una capanna a pochi chilometri dal suo paese natale.
Qui, in segno di rinuncia alla violenza, Galgano conficcò la spada nel terreno - con gesto simmetrico e opposto a quello arturiano - adorandola come croce.
In seguito compì alcuni miracoli, e dopo soli undici mesi morì nel 1181.
Divenne santo nel 1185 con quello che sembra essere il primo processo di canonizzazione di cui si abbia notizia.
Si narra che da quando Galgano conficcò la spada nella roccia, nessuno sia riuscito ad estrarla, ma la verità è un'altra....
Andando ad indagare e non dando credito alle leggende che girano intorno a questo fatto, si viene a sapere che la spada fino al 1924 circa era conficcata in una fessura della roccia e poteva essere estratta. La roccia era coperta da una sorta di grata metallica. L’allora parroco don Ciompi bloccò la lama versando del piombo fuso nella fessura. La grata fu eliminata. La spada fu pero’ spezzata negli anni 60 durante un atto vandalico. Il moncone fu fissato sopra la parte di lama ancora nella roccia applicando del cemento. Il cemento fu poi sostituito con altro di colore adeguato. La spada fu spezzata di nuovo nel 1991 da un secondo vandalo, e ancora sistemata con cemento. Fu poi applicata l’attuale cupola protettiva di plexiglas.
Le fonti non le metto, tanto se vi siete incuriositi c'è Google.
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