venerdì, gennaio 06, 2006

My name is Sherlock Holmes. It is my business to know what other people don't know.


Oggi non posso non ricordare, che 152 anni fa, il 6 gennaio 1854, nasceva il migliore investigatore che l'umanità abbia mai conosciuto: Sherlock Holmes. Non sono i suoi natali letterari (1887), ma quelli desunti dai racconti e libri di cui è protagonista. Domani questa ricorrenza sarà ricordata alla House of Commons di Londra, tanto per farvi capire come Holmes sia entrato nella cultura britannica.
Se non lo conscete vi propongo quello che Watson scrisse nel suo diario per cercare di capire chi fosse il suo nuovo coinquilino:
  1. Conoscenza della letteratura -Zero
  2. Conoscenza della filosofia- Zero.
  3. Conoscenza dell'astronomia - Zero.
  4. Conoscenza della politica - Scarsa.
  5. Conoscenza della Botanica- Variabile. Sa molte cose sulla belladonna, l'oppio, e i veleni in genere. Non sa niente di giardinaggio.
  6. Conoscenza della Geologia - Pratica, ma limitata. Distingue a colpo d'occhio un tipo di terreno da un altro. Rientrando da qualche passeggiata mi ha mostrato delle macchie di fango sui pantaloni e, in base al colore e alla consistenza, mi ha detto in quale parte di Londra se l'era fatte.
  7. Conoscenza della Chimica - Profonda.
  8. Conoscenza dell'anatomia - Accurata, ma non sistematica.
  9. Conoscenza della letteratura scandalistica - Immensa. Sembra conoscere ogni particolare di tutti i misfatti più orrendi perpetrati in questo secolo.
  10. Buon violinista.
  11. Esperto schermidore col bastone, pugile, spadaccino.
  12. Ha una buona conoscenza pratica del Diritto brittanico.
Sull'Astronomia c'è da dire che ignorava la teoria copernicana perchè la riteneva inutile per l sua professione di investigatore.
Sherlock Holmes è un mito.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il migliore sherlock sul grande schermo però rimane il più improbabile e cinico..quello con Michael Caine sei d'accordo?

Matteo ha detto...

Da purista preferisco l'interpretazione di Jeremy Brett, anche se sono convinto che ci debba sempre essere dell'autoironia e l'Holmes di Caine la incarna a dovere.