giovedì, gennaio 26, 2006

Sergei Pavlovich Korolev


Pochi giorni fa, ho fatto passare in silenzio un giorno che mi ero riproposto di ricordare.
Il 14 gennaio di 40 anni fa (1966) moriva Sergei Pavlovich Korolev. Fu per i russi quello che Wernher Von Braun fu per gli americani, e furono insieme quello che nessun altro fu per l'umanità.
Korolev, dopo una permanenza nei gulag sovietici, fu messo a capo del programma spaziale sovietico consentendo ai russi di mettere per primi in orbita un satellite artificiale, lo Sputnik, e di rendere Yuri Gagarin il primo uomo ad andare (e tornare) nello spazio. Si spense prematuramente Sergei Pavlovich, per colpa di un intervento per rimuovere un tumore maligno, ma è ancora tra noi; sì, perchè la Soyuz attuale, razzo e capsula, furono ideate da lui, in vista dello sbarco sulla Luna. Già, la Luna. Penso che si sia sentito tradito Von Braun, dall'altra parte dell'oceano, alla notizia che il suo rivale era morto. Non lo conosceva, ma erano di stimolo l'uno per l'altro. A dirla tutta l'dentità di Korolev era sconosciuta a tutti fuori dal programma spaziale, e i suoi meriti, assieme al suo nome, furono resi noti solo dopo la sua morte. Una morte che lo colpì prima ancora che fosse collaudato il razzo per la Luna... chissà se ce l'avrebbe fatta a battere il prussiano...
Non potendolo nominare lo chiamavano "il miglior progettista",... forse avevano ragione, ma penso che Von Braun avrebbe avuto qualcosa da ridire.

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